martedì, agosto 29, 2006

Notting Hill Carnival

Ieri sera verso le nove sono uscita, presa all'improvviso da smania documentarista, per andare a vedere cosa ormai rimaneva del carnevale di Notting Hill.
Emersa in superficie un po' alla periferia della parata, attraverso capannelli di giovani guerrieri della notte, sguardi torvi e cappellini, pantaloni mmmolto bassi e un forte odore di carbonella. Barbeque in ogni angolo, sui tetti delle case, immolano grossi polli mentre dalle finestre aperte provengono bassi sovrapposti; ognuno col suo reggae partecipa alla festa. Inutile dire che la quasi totalità dei presenti è costituita dalla parte 'nera' della città, proveniente da ogni estremità di Londra e oltre. Mi addentro nella strada principale seguendo la scia di bottiglie lattine e vi lascio immaginare chissà cos'altro al termine di una giornata delirante, ma mi muovo agilmente, la folla si sta diradando, io avanzo circospetta come un segugio sul luogo del delitto. Supero una prima schiera verde fluorescente di 100 poliziotti con i tappi d'ordinanza nelle orecchie, per non farsi prendere dal ritmo di possibili sedicenti pifferai... inizio a dinstinguere le vibrazioni, in lontananza lo sfavillare di pennacchi, un po' di movimento i primi tacchi da 12...molto bene...
Il primo carro, e poi anche gli altri, trasportano amplificatori mastodontici, che spostano l'aria e la folla che salta, ondeggia, si muove, gambe larghe, bacino basso, movimenti che mi costerebbero anni di allenamento, non c'è storia, quei pochi uomini bianchi fanno la figura dei turisti, anche se sono sui carri con gli altri e vivono a Notting hill da sempre.
I costumi sono bellissimi e riproducono l'abilità di accozzare in modo chiassoso le culture differenti che in questa città convivono. I colori e le fantasie caraibiche insieme a valanghe d'oro e paillettes, a tute mimetiche e pantaloni da basket. Costumi come fuochi d'artificio, lunghissimi steli fluorescenti come fiori, animali fantastici, tutto a ritmo paziente, procede con calma serafica, tra persone ormai quasi non più vestite. La Maggior parte delle donne che seguono i carri da vicino sono praticamente in costume da bagno e superano i 90 kg.
Io d'altra parte, cammino nel senso contrario al corteo, incapace di mimetizzarmi forse per via del mio trench grigio scuro, la mia tenuta autunnale è palesemente inadeguata, sempre più tenente Colombo, ormai sono entrata nel personaggio e procedo registrando i fatti con freddezza, ma ogni tanto mi devo per forza fermare a ballare e penso che non potrò mai piu fare a meno di una tuta aderente dorata da indossare sotto il trench...
L'ltimo carro viene da Dalston, l'altro capo della città, dove vivo io, mi sento in dovere di sostenerlo, è il più fico, con musica molto selezionata, seguito intenditori che intonano tutti gli attacchi esultando, un uomo vestito da marine in missione alla testa del grande camion, gli apre la strada, annuncia i pezzi, si ferma, scambia una parola con due poliziotti, torna indietro, ringrazia, fine.
tornando verso la metro finalmente il mio travestimento trova uno scenario: polizia, nastri che delimitano una zona residenziale, i fasci di luce delle torce strisciano sull'asfalto, degli uomini in cravatta segnano annotazioni sui tacquini, cercano una mano...(nel senso, una mano di essere umano staccata dal corpo)! Ok ragazzi, entro in scena!

lunedì, agosto 28, 2006

thanks God for ASB

Jean ha fatto acquisti, una nuova magliettina, immoralata in questa natura morta con newspaper ( http://www.annsofieback.com ). Come diceva qualcuno travisando la realtà..."what a man of impeccable taste!".

"I am always inspired by normality and the mundane, the fantastic has never really interested me," For Ann-sofie Back fashion is seen as being slightly dishonest, a disguise, but it's a lie that will always get you found out in the end.

"Lo trovo veramente strano il fatto di avere intorno a me tutto questo Design, che ci circonda nella vita quotidiana ... sembra proprio che non si possa scappare mai al semplice concetto di design". ( http://www.contemporaryfashion.net/index.php/none/more/3426/it/profile.html )

Presto foto del mio nuovo cappottino...rigorosamente usato...

venerdì, agosto 25, 2006

El Gazpacho

Per fare un buon gazpacho bisogna avere a disposizione ottima materia prima, quindi se i pomodori non vi convincono o non sono della qualita' necessaria, rinunciate direttamente.
Pomodori rossi rotondi, i piu' comuni in Spagna, no cherry, no insalatari, no Sanmarzano etc...diciamo 6.
un peperone rosso, una cipolla bianca media, uno spicchio d'aglio, un cucchiaino di pan grattato, un cucchiaio di aceto, sale q.b., un cetriolo se vi pare, alcuni lo usano altri no (...sempre per il gazpacho intendo).
Ma veniamo all'ingrediente chiave: l'olio. Ovviamente extravergine, va aggiunto in quantita' consistenti, almeno un bicchiere, senza lesinare. E' per questo che chi pensa di poter dimagrire nutrendosene fallisce miseramente.
L'olio crea un'emulsione, un po' come nella mayo, e rende il passato cremoso, impedendo che l'acqua si separi dalle fibre delle verdure.
Tagliato tutto a pezzi si Frulla aggiungendo l'olio dall'alto a poco a poco e lasciando respirare il tutto in modo che l'aria venga ben incorporata nell'emulsione. (questa e' una mia personale impressione, probabilmente Davide Cassi mi bacchetterebbe sulle mani, ma fa sempre fico aggiungere un po di empatia, il gazpacho che respira...un thriller). Appena finito vi accorgerete che non ha l'aspetto di quello che vi hanno servito a Siviglia. E' assolutamente necessario passarlo nel passaverdure per eliminare tutte le bucce varie. Fatto cio' si passa in frigo per un'oretta ed e' pronto.
Pilly, la governante di Amaya, ci mette il tuorlo d'uovo sodo, un po' perche' in Spagna l'uovo e' sacro, un po' perche' credo gli dia piu' corpo, e' comunque una variante mediamente diffusa. Alla prossima amiche e amici dei fornelli.

giovedì, agosto 24, 2006

Prove tecniche


Nel tentativo di dare un taglio definito al blog e di soddisfare le richieste di ZaZa', proviamo con la rubrichetta culinaria. Non parleremo di sentimenti, sensazioni, non ci improvviseremo esperti musicali. Il tentativo sara' quello di fornire un prontuario di sopravvivenza urbana sul versante alimentazione. Il pranzo di oggi mi da' lo spunto per testimoniare come anche a Londra sia possibile mangiare con poco, il risultato e' una vera dieta mediterranea, di quando nel meridione non erano arrivati neanche i pomodori, di quando l'alimentazione nel sud Italia era costituita da legumi e poco altro. Questa si' che e dieta mediterranea, altro che valanghe di costosissimi pomodori cherry e pesto che sostituesce la mayonese...
Ho trovato nella dispenza dei simpatici fagioli di dimensioni minuscole, piu' o meno come soya, scadevano ad aprile, infatti sono ancora del tutto mangiabili. Dato il diametro ridotto ho potuto cuocerli direttamente senza lasciarli in ammollo per 12 ore come si fa' di solito con i legumi. Credo provengano dalla francia, cosi' diceva la confzione. Alla prova preferisco comunque i cannellini che hanno la buccia piu' sottile, nonostante il sapore sia molto simile. Li ho messi a bollire ricoprendoli di acqua fredda fino a superarli di 3 dita e ho aggiunto un po' di sale. Hanno cotto piu' o meno per 40', finche' cioe' si sono appena crepati nel mezzo, e' quello il giusto punto di cottura del fagio. Il risultato che volevo ottenere non era una zuppa ma fagioli lessi alla toscana, che si mangiano con pepe ed un 'filo d'olio crudo' come direbbe Vissani. I legumi si accompagnano ai carboidrati per riuscire ad assimilare quella manciata di proteine che riescono ad apportare, dunque mi sono servita di un pane conservato dal coinquilino Owen da ormai troppi giorni, salvandolo dall'indegna sorte del tuffo nel sacco nero. Non contenta della parca mensa, prevedendo che avrei avuto di nuovo fame dopo pochi minuti, ho comprato in un supermercato di lusso uova organiche e un pezzo di formaggio da 30 centesimi, che al banco frigo e' venduto come snack, a me dura una settimana, non sono una patita, almeno di quello...in tutto per una spesa complessiva di 1,45 pounds. Ha costituito la mia seconda portata un'omelette di 1 (si badi bene) uovo al formaggio (una ventina di grammi). Per dessert 2 cucc. di yogurt magro 1 cucc.ino di miele 1 cucc. di muesli ( frumento e uvette). 1 tazza di caffe' nero senza zucchero perche' cosi' lo bevo, dopo il pasto per tirarla per le lunghe.
per le prossime volte sara' meglio dividere la parte che riguarda la scelta e la qualita' degli alimenti della preparazione tecnica, vera e propia ricetta, soprattutto se la preparazione e' piu' complessa. Che ne dici ZaZa'?
Si accettano consigli, anzi sono graditi, e si accettano anche richieste e spiegazioni di ricette varie, ormai trasformata in Vilma De Angelis, con un chicco di caffe' sotto la lingua, alla prossima cari amici del pomeriggio...

mercoledì, agosto 23, 2006

Insostenibile Carrot Rope

Rimando a momenti piu' tranquilli la mia digressione sull'alimentazione, che probabilmente entro poco prendera' la piega di una rubrica culinaria, mi soffermo su alcune percezioni da mercoledi' mattina...Il cielo oggi e' pesante, la pioggia da' poca tregua. Abbandonata la nostalgia che accarezzavo, probabilmente a causa dell'isolamento delle scorse settimane, lo stato d'animo e' meno inquieto, meno recriminatorio, il corpo e la mente carichi di aspettative, eppure non posso ancora. Ancora non riesco ad ascoltare i Pavement. Capisco che il problema possa sembrare irrilevante ma ho capito che ormai quella musica e' un metro, un misuratore di emotivita', mi e' ancora isopportabile la cascata violenta di sensazioni e ricordi che mi provoca Carrot Rope. Passera'? Dura ormai da troppo tempo. Vuol dire che devo riallacciare quei suoni a nuovi ricordi?

lunedì, agosto 21, 2006

106 to Whitechappel ( Low.Clapton)

106 to Whitechappel (Hackney stat.)


106 to Whitechappel (Mare St.)

sabato, agosto 19, 2006

The SUN and me

venerdì, agosto 18, 2006

Nuova casa



martedì, agosto 15, 2006

In the silent August glade

Quest'immagine la posta Daria, mentre ascolto The Clientele - Strange Geometry (2005) - (Can't Seem To) Make You Mine - www.myspace.com/theclienteleofficial - e dalla finestra entra uno spiffero che mi taglia le dita... niente di più vicino allo stato d'animo del pre-ferragosto passato in un posto dove nessuno sà cosa sia. Anche Daria domani lavora, e guarderà la pioggia fine cadere nel Tamigi dalle finestre giganti di un enorme studio formicaio

'...So I lingered with the people
In the silent August glade
But the rain has brought the night
And the night has brought the rain...'
In effetti questa storia del ferragosto non l'ho mai considerata rilevante, insomma, non è una vera e propia festa, è solo il giorno in cui l'estate inizia a finire, è il giorno in cui le case al mare fanno il ricambio degli inquilini. A Lecce di solito piove a dirotto ed il cielo si sgombra di quel grigio latente da giornate afose e polvere, l'orizzonte riemerge, il sole torna a pungere per un breve glorioso fulgido chiaro ultimo respiro.
Per me, per Daria quest'immagine forse è il sentimento ingenuo generato dalla lontananza, non è razionale, è come un profumo che fa venire in mente un luogo, non è necessariamente triste, è come dire che esiste un legame con qualcos'altro. Buon lavoro Daria.

Jean invia questa foto, il primo negozio di Vivienne Westwood...e pensare che per un breve periodo dentro c'era Sid Vicious che ti vendeva un pantalone di vinile e Siuxie vestita di sole cinghie di pelle che ti dava un parere sulla taglia! Ora il negozio si chiama 'World's end', come un tempo era chiamata Kings Road, vorrebbe vivere di quel ricordo ma non ce la può fare, vende fricchettonerie troppo costose. La strada in quel punto è ancora un po' desolata, edifici bassi di mattoni costruiti intorno agli anni sessanta...

lunedì, agosto 14, 2006

Che pista Vivienne




Quando ho chiesto a Daria di portarmi a vedere lo studio di Vivienne Westwood abbiamo inboccato una stradina scondaria e ci siamo fermate qiu! Lei mi dice - è qui! - ed io - Dove? oltre questa fabbrichetta? Nella mela di Foster?-, - no no, La fabbrichetta, davanti a te! -
...e così Vivienne è sempre più il mio idolo, mimetizzata da produttrice di guarnizioni idrauliche, sul Tamigi ma senza vista al fiume, ancora una volta più avanti degli altri...

Gli amanti del rischio

sì, le barchette me le ricordavo, ma i pedalò? (Hyde Park)

Cercando la linea


La connessione a casa di Claudia è piuttosto fuori casa, bisogna uscire dalla finestra.Qui l'autunno è ufficialmente inziato, in queste foto è immortalato un unico raggio di sole apparso questa domenica dalle 16.00 alle 16.07. Capirete che questo è un problema se la cyber-postazione non è riparata debitamente dalla pioggia...

mercoledì, agosto 09, 2006

nasce theBIGsunof06, sarebbe il nome della mia band, se ne avessi una, sarebbe il nome del mio cane se ne avessi uno, non avendo le due cose...ma un tot di tempo libero...comunque il nome mi piace!